NDE di Lucia L
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Descrizione dell'esperienza:
Sono fortemente
allergica ad ogni tipo di medicinale contenente sostanze anestetiche (esempio:
codeina, morfina, demerlo, etc.).
Mi avevano diagnosticato
dei calcoli alla cistifellea. Fu difficile da diagnosticare perché il solo
sintomo che avevo era un aumento della frequenza cardiaca. Feci delle analisi
del sangue e poi un’ecografia. Avevo un calcolo molto rande ed alcuni piccoli.
Non avevo dolori, il che era alquanto insolito.
A motivo delle allergie, mi recai a consultare un anestetista un mese circa prima dell’intervento. Fu deciso di usare morfina sintetica durante l’operazione.
Avevo deciso di non dire niente dell’operazione ai miei genitori, sapendo che sarebbero preoccupati molto, nell’attesa che finisse l’intervento. Avevo il presentimento che sarei morta e mi preoccupavo per lo shock che avrebbero ricevuto alla notizia della mia morte. Se invece, poi, tutto sarebbe andato bene, avrei loro risparmiato l’ansia dell’attesa. Informai solo mia figlia, mio fratello e la mia migliore amica. Feci loro giurare che avrebbero mantenuto il segreto.
Entrai in ospedale alle 7,30 del mattino; il braccialetto che mi avevano messo al polso non diceva niente delle mie allergie. Lo feci notare all’infermiera. La mia migliore amica, che era con me, lesse il miofoglio di ricovero. Nulla nemmeno lì. Ci dissero di non preoccuparci, che loro avrebbero controllato tutto.
Mi portarono nella sala pre-operatoria per la visita dell’anestesista. Questi non era lo stessa che avevo consultato tempo prima, Mi disse che avevano un paio di problemi da risolvere: primo, avevo una bocca troppo piccola e ci sarebbero state difficoltà con il tubo; in secondo luogo, non sapevano ancora cosa usare, per il dolore, una volta uscita dell’anestesia.
Girai gli occhi verso la mia amica… l’anestesista mi chiese quali reazioni allergiche avessi. Gli dissi che avevo problemi di respirazione, di prurito e di amaro in bocca. … lui mi disse che avrebbero trovato qualche soluzione. Cominciai ad agitare la testa e dissi alla mia amica che sentivo che mi avrebbero fatto morire. Mentre stavano per portarmi alla sala operatoria, mi rivolsi alla mia amica dicendo che volevo tornare indietro. Mi sentivo come se stesse per arrivare il diavolo, anche se non avevo idea di cosa questo volesse dire.
Ricordo il conto alla rovescia e poi mi fecero entrare.La cosa successiva che ricordo era che il braccio sinistro mi prudeva terribilmente.Cominciai a grattarmi e vidi l’ago bloccato nella mano. Ricordo di aver pensato. “questi idioti mi stanno dando della morfina”. Era tutto molto calmo. Sentivo il monitor che amplificava il battito cardiaco andare più veloce. Tutt’a un tratto, senti un forte peso sul torace. Di nuovo di ricordo di aver pensate che era come se un grosso camion avesse parcheggiato sul mio petto. Non avevo mai provato nulla di simile prima per cui non so come mai avessi associato questa sensazione ad un camion.
I monitors stavano mandando segnali molto rapidi e i miei occhi si chiusero. Non ricordo di aver lottato per respirare. Tutto ciò che ricordo è che ero molto calma e che pensai: “Ci siamo, è proprio come immaginavo che succedesse”. L’ultima cosa che sentii, mentre ero ancora nel corpo, fu il monitor del battito cardiaco che dava un segnale continuo, come si sente nei film quando muore qualcuno.
Tutt’a un tratto, mi trovai da un punto di osservazione vicino alla testa del mio corpo, e guardavo verso sinistra. Non è che potessi vedere il mio corpo (secondo quello che ricordo) ma il punto di osservazione era da lì. Alla mia sinistra, la capo sala cominciò a gridare che stavo avendo una grave reazione allergica. Cominciò a correre verso la lettiga e poi inciampò sopra qualcosa.. io rimasi calma, osservando come se la cosa non mi riguardasse. Come uno scienziato osserva qualcosa al microscopio.
La cosa successiva che ricordo è che stavo volando ad altissima velocità attraverso un tubo. Vi erano brillanti colori viola, rossi, blu. Poi, mi ritrovai in un tunnel. Tutto quello che ho visto da questo punto in poi era in sfumature di colore nero, bianco, grigio, argento. Stavo camminando. Qualcuno cominciò a venire verso di me dalla mia sinistra mentre qualcun altro alla mia destra agitò la mano. Il primo cadde sul pavimento del tunnel, mi girai e l’aiutai ad alzarsi; afferrai le sue mani e le appoggiai alle pareti del tunnel. Seppi che quello alla mia destra era il mio angelo custode, la mia guida, che mi stava proteggendo. L’altro alla mia sinistra era un’anima che aveva fatto un sacco di “cattive” cose e che aveva terrore di andare verso la luce. Potetti vedere dei segni su quest’anima. Sembravano più o meno come delle vene sul suo “corpo”. L’anima era illuminata da dentro e questi segni neri la ricoprivano tutta. Non potevo guardare il mio guardiano, per quanto possa ricordare.
Aprii gli occhi e vidi l’infermiera che mi metteva una maschera ad ossigeno sulla bocca. Mi sembrava tutto strano perché era quasi come se io non fossi là. Guardavo fuori dai miei occhi ma io non ero parte del mio corpo. Sentii ancora una volta il bip-bip dei monitors.
Poi di nuovo, mi ritrovai in un punto di osservazione alla testa del mio corpo, guardando tutto con molta calma. Un uomo, con capelli neri, baffi neri, stava seduto di fronte a me. Cominciò a gridare:”qualcuno l’aiuti, per favore!”
Il ricordo seguente era di buio tutt’intorno a me. Davanti a me c’era un essere davvero molto alto. Era come illuminato dall’interno, fatto di pura luce bianca. Potevo anche vedere me stessa. Potrei descrivere il tutto, per mancanza di altri termini, come un posto incantato. Era come se io potessi guardare la mia anima. Anch’essa ere illuminata dall’interno. C’erano su di essa alcune “cicatrici”, ma erano niente in confronto a quelle che avevo visto in altre anime.
Ero quindi davanti a questo Essere, e lo guardavo. Sapevo che era un essere sacro. Capii che era Dio che mi appariva allo stesso modo di come lo avevo sempre immaginato. Un uomo anziano con una grande barba bianca. Lui aveva preso queste sembianze così io non mi sarei spaventata.
Mi sentivo salva, al sicuro. Non mi sono mai sentita tanto al sicuro in vita mia. E Amore. Così tanto amore. Lui non mi giudicava, come la mia religione mi aveva fatto credere tanto a lungo. Vi era compassione. Era qualcosa di travolgente, talmente forte che posso avvertirlo ancora oggi. E’ davvero molto difficile da esprimere. Tutto era al posto giusto. Ogni cosa era come avrebbe dovuto essere. Non vi era nulla di sbagliato o fuori posto. Calma. Tranquillità. Era incredibile!
Mi mostrò un cofanetto come di un piccolo Tesoro, proprio come quei cofani che contengono I tesori dei pirati. Mi disse: “PORTA QUESTI DONI CON TE” . Questo è quanto. Questo è tutto.
Rinvenni nel momento in cui mi stavano portando indietro nella mia stanza. Mia figlia e la mia amica erano là, e piangevano. Erano circa le 5 del pomeriggio. Mi strappai la maschera dell’ossigeno e cominciai a dire a tutti che il tunnel era reale. Oh, Dio mio! Era tutto vero. Non vi avevo mai creduto ma questo era successo. Era stato tutto reale.
Non avevo alcun dolore. Nulla. Dopo venni a sapere che la mia amica aveva cercato di ottenere delle informazioni dalla infermiere, perché il mio intervento, che avrebbe dovuto prendere circa due ore, incluso il tempo del ricovero, era durato tutto il giorno. Esse la ignorarono e le dicevano che avrebbero cercato di sapere. Non le dissero niente. Lei chiamò mio fratello, dicendogli che le cose sembravano non andare bene in quanto non mi riportavano indietro. Lui chiamò i miei genitori che si preoccuparono e si misero a cercare un volo.
Due infermiere in fondo al mio letto cominciarono a scuotere la testa e a discutere della morfina. Mi avevano fatto sei iniezioni di benelyn per contrastarne gli effetti.
Andai poi dalla mia dottoressa circa una settimana dopo. Non mi avevano detto niente ma io avevo un grosso livido sotto la mammella sinistra. Lei rimase meravigliata di quanto le dicevo. Le chiesi pure se è l’udito l’ultimo dei sensi che scompare quando si muore. Lei rispose di non saperlo.
Glielo avevo chiesto perché sapevo, dalla mia esperienza, che era coSì.
All’incirca un mese più tardi, cominciai ad udire delle voci. All’inizio sembrava una radio. C’erano tre voci distinte. Una maschile e profonda, una maschile normale ed una femminile. Stavano discutendo della guerra con l’Iraq che stava per arrivare. Di come Bush avesse un programma segreto. A quel tempo io non seguivo affatto questo genere di notizie, ad eccezione di una volta quando tutt’a un tratto fecero un servizio speciale interrompendo una trasmissione che stavo guardando. Per di più, le voci parlavano anche di come Bush si stesse organizzando per la guerra. A quell’epoca non si sapeva nulla di tutto questo. Le voci comunque stavano parlando della 3a Guerra Mondiale e di come ci si sarebbe arrivati. Sembrava anche che scherzassero e parlavano di questo tra di loro. Era esattamente come un giornale-radio.
Mi sembrò di diventare pazza. All’epoca vivevo da sola. Abito all’angolo dell’isolato con una staccionata che corre tutt’attorno all’angolo dove è situata la mia camera da letto. Le voci erano nella stanza, così sembrava. Andai sul tetto della casa per vedere se qualcuno avesse lasciata una radio accesa lassù. Mio fratello aveva traslocato sei mesi prima, poiché aveva finalmente finito di costruire la sua casa, così pensavo, ma giusto pensato, che forse avesse dimenticato una radio al piano di sopra. Non trovai nulla. Cominciai a chiedermi se per caso fosse la mia casa che in qualche captasse dei segnali radio. Le pareti infatti sono insonorizzate con materiali speciali in quanto abito vicino ad un aeroporto. Poteva mai il metallo attirare il segnale? Non ottenni risposta. Solo un sacco di risate.
Io cominciai pure a vedere alcune cose. Cose che poi succedevano davvero. Vidi la “fine del mondo”. Cominciai a vedere delle scene come in un film in bianco e nero. Vari frammenti di “films” che non avevo mai visto prima. Tutte disegnate alla maniera in cui si vedono le storie bibliche o quadri artistici che ritraggono scene religiose. La mia dottoressa cominciò a prendere nota di tutte queste cose. Le mie “predizioni”. Nel dicembre del 2002 mi venne detto quando sarebbe scoppiata la guerra in Iran. Lo dissi alla mia dottoressa e lei ne prese nota. Quando le mie “predizioni” si avverarono, mi precipitai nel suo studio. Trovavamo questo molto eccitante, benché mi fossi sbagliata di un giorno, rispetto alla data che avevo indicato per l’inizio della guerra.
Le cose cominciarono a diventare ancora più pazzesche. Le voci erano dappertutto ormai. Erano anche molte di più. Se cercavo di tapparmi le orecchie le sentivo nella mia testa. Proprio come uno che mi stesse parlando. In definitiva, non erano dei pensieri, vere e proprie voci.
Decisi pure di registrare pure ciò che veniva dal mio inconscio, lasciando di notte acceso, a capo-letto, un nuovo tipo di registratore che si mette in azione solo con la voce. Mi avevano detto infatti che io parlavo durante il sonno. Mentre facevo questo (usando un nuovo tipo di mini-cassette) cominciai a chiedere “loro” se tutto questo era veramente reale o se per caso stessi perdendo la ragione, volevo una prova concreta. Andavo ripetendo questa domanda continuamente.
Il mattino dopo, quando riascoltai la cassetta, potetti ascoltare me stessa che davo spiegazioni sul perché avevo difficoltà nel posizionare la cassetta. Poi ad un certo momento, una voce maschile che veniva da lontano che diceva: “ Ce ne sono un sacco!” Uauh! In nessun modo qualcuno si era potuto arrampicare fin sopra casa mia, considerato come è situata la mia camera da letto. “Ce ne sono un sacco!” Mi era stato mostrato, attraverso tutta la mia vita, con l’accadere di cose insolite, che io avevo semplicemente classificato come “coincidenze”. Essi mi stavano chiedendo di quante altre prove ancora io avessi bisogno prima di credere. Ero semplicemente attonita.
Cominciai a comprare libri sulle esperienza di pre-morte (NDE), su esperienze psichiche (paranormali), dopo vari tentativi, potetti vedere la mia aura. Vidi una nuvoletta purpurea al di sopra della mia testa con luci argentate che uscivano fuori. Infine, cominciai a vedere anche le mie guide. Ne avevo quattro. Una notte, ero sveglia e domandai loro perché succedeva tutto questo. Perché essi erano qui? Perché io potevo vedere e sentire queste cose?
In cima al mio specchio vidi la testa e le spalle di un uomo. Era calvo. La sua testa penzolava come quella di un impiccato. Fluttuava attraverso lo specchio e comparve una scritta di 3 o 4 lettere vicino a lui. Poi una voce mi disse dolcemente di chiamare Bonnie, una conoscente. Pregai.
Quando chiamai Bonnie, il giorno seguente, era in preda ad una crisi isterica. Era sulla strada per il Saskatchewan. Suo figlio aveva tentato il suicidio. Abitava in una stradina un poco distante dalla strada principale. Poco prima un uomo con un camion nero aveva deciso di andare un poco in giro, quella notte. Era passato vicino alla casa di suo figlio e si era accorto che pendeva dal soffitto. Fermò immediatamente, ruppe il vetro della finestra e tagliò la corda. Suo figlio era ora ricoverato in ospedale a Winnipeg (Manitoba). Ero agghiacciata. Mi disse di pregare per lui. Il suo nome era Chad. Il giorno seguente andai a fare dei controlli, poiché avevo dei problemi di respirazione, dopo l’intervento. Il Laboratorio è dentro un’isola pedonale. Ero andata fuori per mangiare qualcosa prima di rientrare per un’altra serie di controlli. Le voci cominciarono a parlarmi del “marchio di Dio” di cui si parla anche nella Bibbia. C’era qualcuno che mi diceva di guardare la gente attorno dicendomi: “guarda, questo ce l’ha, quello non ce l’ha, questo sì, quello no…” etc.. Il marchio era come un occhio in mezzo alla fronte. Essi mi fecero notare un bambino. Mi dissero:”guarda, lui non ha il marchio. Benché sia solo un bambino lui ha vissuto in precedenza. E’ tornato indietro perché ora sta scontando il suo Karma. Lui ha fatto molte cose cattive nelle sue vite precedenti che ora deve scontare in questa vita”. Io non avevo mai creduto nella reincarnazione….
Cominciai ad avere ancora più timore. Stavo per perdere definitivamente la ragione. Mi dissero che persino Dio non aveva mai potuto pensare fino a che punto il genere umano avesse potuto degradarsi. In quale inferno saremmo precipitati. Queste cose stavano accadendo per fare in modo di cambiare. Le anime che nascono adesso sono svantaggiate rispetto al tempo passato. Le fondamenta della famiglia si sono disintegrate. I nostri valori tradizionali sono scomparsi. Il numero di anime che Lui pensava che si sarebbero salvate è drasticamente diminuito.
Io chiesi : “ ma come può sbagliarsi, Dio?” … essi mi risposero che sì, finanche LUI si era sbagliato. Persino Lui non aveva mai potuto prevedere il nostro modo di vivere. Quanto odio e quanta violenza avremmo usato gli uni verso gli altri. Fino a che punto saremmo stati capaci di non amare i nostri bambini e di usare loro violenza nel modo che facciamo.
E va bene… Mi rendo conto che sto perdendo la testa, pensai. Di una cosa sono certa: che Dio non si sbaglia mai.
La paura cominciò ad assalirimi. Ero terrorizzata. Cominciai a vedere immagini infernali. Non dormivo più. Arrivai persino a non dormire per 4 notti di seguito….
Alla fine, nel gennaio 2003 mi feci ricoverare in ospedale psichiatrico. Pensavo davvero di aver perduto la ragione. Ebbi un incontro con il primario di psichiatria. Io non davo segni di soffrire di personalità multipla, di schizofrenia, o di altre cose del genere. Ero una persona molto responsabile, con un lavoro impegnativo. Avevo acquistato la mia casa, le mie finanze erano buone, avevo anche dei risparmi. Io SAPEVO che non avevo motivo di vedere ed udire quelle cose.
Ero davvero fortunata che questo dottore venisse dall’est. Mi disse di pensare che si trattasse di qualcosa di diverso. Non pensava che stessi perdendo la ragione. Mi fecero molti accertamenti, incluso lo scanner. Non ne emerse nulla. Io ero consapevole del mio ambiente, di chi io fossi, etc. . Io li avevo sconcertati.
Il mio medico di famiglia nutriva molta simpatia per me. Cominciò a chiamare a destra e a sinistra, al lavoro e a casa, chiedendo di me, per essere sicura che io stessi bene. Alla fine telefonò a mio fratello il quale le disse dove mi trovavo. Arrivò il martedì notte. Mi disse che avrei dovuto andare da lei, che io non ero pazza. Lei aveva annotato le mie “predizioni”: io non ero pazza! Lei parlò allo psichiatra e gli spiegò loro ogni cosa. Lui venne da me e mi disse di aver sentito parlare di casi come il mio, e che comunque lui non sapeva come aiutarmi. Mi disse che avrei dovuto cercare e trovare uno psichiatra “spirituale”. Uno che trattasse questo genere di cose, che avesse potuto aiutarmi. Tornai a casa lo stesso giorno: mercoledì.
Da quella volta ho cercato di capire cosa succede. Non vado cercando di fare cose strane o di vedere la mia aura, etc.. ho troppa paura. Oscillo tra il pensare che si tratti di una malattia mentale che la scienza non ha ancora scoperto o che si tratti della realtà. Vivevo nella vergogna, nella paura che da un momento all’altro avrei perduto la ragione, di non ricordare più chi fossi oppure di saltare giù da un tetto credendo di poter volare. In breve, non avevo fiducia in me stessa.
Sono andata a fare un’altra serie di accertamenti lo scorso anno. A Natale del 2005 una Risonanza magnetica evidenziò che ho una massa di protoni nella circonvoluzione centrale, vicino alla sommità del capo, esattamente nel centro del lobo sinistro, nella regione psichica, là dove risiede la personalità. Questa regione manda indietro un forte segnale che non si sa cosa sia.
Allora andai a fare un elettroencefalogramma. Presentavo onde alfa, beta e…theta. Le onde theta appaiono solo quando uno è profondamente addormentato o in meditazione profonda. Trovarono pure che nel lobo temporale sinistro, stessa regione, io emetto un segnale dove non ce ne dovrebbero essere. Esso si ingrandiva attraverso il lobo frontale e poi nella stessa regione dove lo aveva evidenziato la Risonanza Magnetica. Non si tratta di epilessia, con o senza attacchi.. I medici suggerirono di fare un altro EEG in condizioni di deprivazione del sonno.
La stessa cosa avvenne in stato di deprivazione del sonno (non era permessa l’assunzione né di caffeina, né di cibo né di acqua). Stavolta le onde theta erano molto vicine al ritmo delta. Di nuovo lo stesso segnale che proveniva dal mio lobo temporale sinistro, con lo stesso tracciato. Niente tumori, anormalità, o altro.. E così… io vivo in quello che viene chiamato un alterato stato di coscienza…
Ho comprato libri e visto documentari. Ho come una sete di conoscenza, che non conosce limiti. Fatti paranormali, NDE, ho imparato a leggere gli EEG (elettroencefalogrammi), di capire i differenti tipi di onde cerebrali e il loro significato. Cos’è la coscienza? Differenti tipi di malattie mentali. Quanti psichici, teoria delle stringhe (recente teoria sulle particelle elementari), ipnosi, filosofia, reincarnazione. Spazio e campi energetici attorno alla terra, come questi campi energetici possono influenzarci. Cosa io non abbia letto potrebbe essere compreso in una breve lista.. ho cercato di attenermi alla letteratura scientifica e ciò che i dottori hanno scritto, con la sola eccezione delle testimonianze di avvenimenti “psichici” (spirituali, paranormali).
Nel frattempo continuo a lavorare. Sono stata promossa alla guida del mio gruppo. Io ho “trovato” tanti di quei proventi “perduti” per la mia società, come facessi a sapere dove cercare rimane un mistero. L’ho solo fatto.
Continuo a vedere e a udire. Ho imparato a frenare la maggior parte di queste cose, altrimenti ne sarei danneggiata. Una parte di me continua a credere che sono mentalmente malata. La mia famiglia lo sa, ed anche pochi amici, essi non se lo spiegano; comunque, se per caso do i numeri al lotto, per favore ditemelo (ha ha ha…)
Le voci mi dicono che ci sono altre dimensioni. Che esse sono vive ma in un’altra di queste dimensioni, dove si vive per sempre, tutto ciò che vogliono, ciò che vuole l’ESSERE (credo che sia un riferimento a colui che noi chiamiamo DIO) è che ci amiamo l’uno l’altro. Che non ci facciamo del male l’un l’altro. Che ci ricordiamo chi noi siamo.
Essi mi hanno detto che io (presumibilmente) non sono di qui. Che io sono venuta in un corpo mortale per aiutare a fermare tutto quella che sta succedendo attorno a noi, che devo provare che l’ESSERE è dentro tutti noi. E’ in ogni cosa. Che noi esistiamo per sempre. Essi sono venuti per aiutarmi. Solo uno di noi viene in un corpo mortale, me, mentre essi restano in un livello di vibrazioni più alto così possono aiutarmi. Essi dicono che io vengo da una più alta vibrazione, che io devo ricordarmi chi io sono. Io ( secondo loro) ho la capacità di guarire, di manifestare, di parlare con le altre dimensioni (e con i morti). Tutto ciò di cui ho bisogno è credere….
Io vado avanti e indietro. A volte credo di aver perduto la testa, alter volte, specialmente quanto ricordo cosa l’Essere Divino mi ha detto e mi ha dato, io penso che essi sono reali. La lotta dentro di me è sempre accesa. Essi mi dicono che noi stiamo correndo fuori tempo ( o: “andando fuori dal tempo” ?) … Io sto ancora cercando una risposta.
E’
difficile descrivere a parole questo tipo di esperienza?
No
Al momento di
quest’esperienza, vi era associato un evento di pericolo di vita?
Sì. Questa domanda non è chiara. Sono morta, sono andata e tornata,
per ben due volte di seguito, perciò sono un poco confusa.
In quale momento
della vostra esperienza vi siete trovato al massimo livello di coscienza e
di attenzione? Appena mi
trovai fuori dal corpo. Durante
tutto il tempo in cui mi risvegliavo fino alla successiva NDE e durante
questa esperienza. Direi, fino a che non mi svegliai mentre mi riportavano,
sulla lettiga, alla mia stanza.
Ho dei vuoti nella
mia memoria e non posso ricordare tutto, solo frammenti.
E non è a causa del
tempo che è passato. Le cose che io ricordo sono le cose che io ricordavo
immediatamente subito dopo che erano accadute. Ciò che ricordo ora è esattamente
quello che ricordavo nel 2002. E’ come se dosse appena accaduto. Quello che mi
dà fastidio è che non posso ricordare tutto, una volta tornata indietro.
Come fu il
vostro più alto livello di coscienza e di attenzione durante la vostra
esperienza, rispetto al vostro normale, quotidiano, stato di coscienza e di
attenzione?
Maggiore coscienza ed attenzione del normale
Se il vostro più
alto livello di coscienza e di attenzione durante la vostra esperienza fu
differente dal vostro normale, quotidiano, stato di coscienza e di attenzione,
per piacere spiegatelo:
IO SAPEVO. Io non ero
sorpresa di quello che stava accadendo. Ero calma. Quando mi trovai davanti all’
Essere Divino, tutto il senso di benessere e di amore era davvero molto reale.
Ogni cosa era in ordine, al proprio posto. Non mi sentivo estranea a questo.
Ogni cosa era straordinariamente chiara. Io sapevo cosa stava accadendo. Potevo
finanche vedere molto più che semplicemente in avanti. Potevo guardare
tutt’attorno a me ed anche fuori di me stessa, come quando vidi la mia stessa
anima. E’
molto difficile da esprimere.
La vostra vista
era in qualche modo differente dalla vostra vista normale, di
ogni giorno (in qualche aspetto, come la chiarezza, campo visivo, colori,
brillantezza, capacità di percezione della solidità o trasparenza di
oggetti,etc.?)
Si, vedere al
n. 5.
Il
vostro udito differiva, in qualche modo, dal vostro udito normale, di ogni
giorno (per qualche aspetto, come la chiarezza, la capacità di riconoscere la
fonte sonora, il timbro, l’altezza, etc.)?
Si, le labbra
non si muovevano.
Era una pura
comunicazione da mente a mente.
Avete provato
una separazione della coscienza dal vostro corpo?
Si
Quali emozioni
avete provato durante l’esperienza? Stesso che la
n. 5.
Siete passati
attraverso un tunnel o una strettoia?
Si La cosa successiva
che ricordo è che stavo volando ad altissima velocità attraverso un tubo. Vi
erano brillanti colori viola, rossi, blu. Poi, mi ritrovai in un tunnel. Tutto
quello che ho visto da questo punto in poi era in sfumature di colore nero,
bianco, grigio, argento.
Avete visto
una luce?
Sono incerta.
Non ricordo tutto della
mia NDE. Ricordo però di aver visto una una brillante luce tra il bianco e
il blu alla fine.
Avete
incontrato altri esseri?
Si. La cosa
successiva che ricordo è che stavo volando ad altissima velocità attraverso un
tubo. Vi erano brillanti colori viola, rossi, blu. Poi, mi ritrovai in un
tunnel. Tutto quello che ho visto da questo punto in poi era in sfumature di
colore nero, bianco, grigio, argento. Stavo camminando. Qualcuno cominciò a
venire verso di me dalla mia sinistra mentre qualcun altro alla mia destra agitò
la mano. Il primo cadde sul pavimento del tunnel, mi girai e
l’aiutai ad alzarsi; afferrai le sue mani e le appoggiai alle pareti del tunnel.
Seppi che quello alla mia destra era il mio angelo custode, la mia guida, che mi
stava proteggendo. L’altro alla mia sinistra era un’anima che aveva fatto un
sacco di “cattive” cose e che aveva terrore di andare verso la luce. Potetti
vedere dei segni su quest’anima. Sembravano più o meno come delle vene sul suo
“corpo”. L’anima era illuminata da dentro e questi segni neri la ricoprivano
tutta. Non potevo guardare il mio guardiano, per quanto possa ricordare.
Il
ricordo seguente era di buio tutt’intorno a me. Davanti a me
c’era un essere davvero molto alto. Era come illuminato dall’interno,
fatto di pura luce bianca. Potevo anche vedere me stessa. Potrei
descrivere il tutto, per mancanza di altri termini, come un posto
incantato. Era come se io potessi guardare la mia anima. Anch’essa ere
illuminata dall’interno. C’erano su di essa alcune “cicatrici”, ma
erano niente in confronto a quelle che avevo visto in altre anime.
Ero
quindi davanti a questo Essere, e lo guardavo. Sapevo che era un essere
sacro. Capii che era Dio che mi appariva allo stesso modo di come lo avevo
sempre immaginato. Un uomo anziano con una grande barba bianca. Lui
aveva preso queste sembianze così io non mi sarei spaventata.
Mi
sentivo salva, al sicuro. Non mi sono mai sentita tanto al sicuro in vita
mia. E Amore. Così tanto amore. Lui non mi giudicava, come la mia
religione mi aveva fatto credere tanto a lungo. Vi era compassione. Era qualcosa
di travolgente, talmente forte che posso avvertirlo ancora oggi. E’ davvero
molto difficile da esprimere. Tutto era al posto giusto. Ogni cosa era
come avrebbe dovuto essere. Non vi era nulla di sbagliato o fuori posto. Calma.
Tranquillità. Era incredibile!
Mi mostrò un
cofanetto come di un piccolo Tesoro, proprio come quei cofani che contengono I
tesori dei pirati. Mi disse: “PORTA QUESTI DONI CON TE” .
Questo è quanto. Questo è tutto.
Avete avuto una visione
degli eventi passati della vostra vita?
Incerto.
Ripeto, ho
ricordo solo alcune parti della mia NDE una volta sveglia. Questo
non c’è.
Avete visto o
sentito, durante la vostra esperienza, cose rigurdanti persone o eventi che poi
avete la possibilità di verificare successivamente? Incerto.
Ho ricordato solo
certe parti della mia NDE quando poi mi risvegliai. Questo ricordo non
c’era.
Avete visto o visitato
posti, o altri livelli o dimensioni particolarmente belli o particolare? Incerto.
Ho ricordato solo
certe parti della mia NDE quando poi mi risvegliai. Questo ricordo
non c’era.
Avete avuto qualche
sensazione alterata di spazio o di tempo? Incerto.
Sembrava solo tutto a posto. Capivo pienamente dove io fossi.
Era come se la mia vita
si fosse addormentata ed io mi fossi risveglata. Conosco la differenza:
era quella era la realtà. L’altra era passata.
Avete avuto un senso
di conoscenza speciale, di un ordine e/o di un universale? Sì. Si.
Sapevo esattamente io chi fossi e perché mi trovassi lì.
Mi vennero dati dei doni
per aiutarmi a ricordare chi sono e prché sono qui, in quanto lo avevo
dimenticato quando ero nata nel corpo. Sembrò che io me lo fossi dimenticato
di nuovo, comunque essi sono qui per dirmi perché io ora sono su questa terra.
Credo che questo fosse uno dei doni che vennero dati.
che devo fare è crederli…
Avete raggiunto
una barriera o altra struttura fisica costituente un limite?
Incerto.
Ho ricordato solo certe parti della mia NDE quando poi mi
risvegliai.
Questo ricordo non c’era.
Avete avuto
conoscenza di eventi future?
Incerto. . Ho
ricordato solo certe parti della mia NDE quando poi mi risvegliai.
Questo ricordo non c’era. Comunque, quando io sono “aperta” a
sentire e a vedere, io posso vedere ocsa accadrà in futuro. Non è che io possa
sapere se una certa cosa accadrà così e così. Riguarda solamente quello
che “loro” vogliono che io veda e sappia. Ma io non faccio questo
ogni momento, anche se qualche volta ciò accade, perché io ho paura.
Avete
avuto particolari dono psichici o paranormali, dopo e l’esperienza che voi non
avevate prima?
Sì, voci, capacità di vedere degli esseri , altre dimensioni, frammenti di
“films”: potrebbero essere vite precedenti?
Non ne sono sicura ,
non lo so.
Avete parlato di
questa esperienza ad alter persone?
Sì. Ho parlato di questa NDE perché essa era veramente reale.
Perché è successa.
Perché non tutti
sono così fortunati da averla. Perché io voglio che nessuno abbia paura di
morire e che la gente possa soffrire meno quando si perde qualcuno. Ciò ha
aiutato molti a superare o a diminuire i propri dolori.
Avevate avuto
conoscenza delle esperienze di pre-morte (NDE) prima che accadesse a voi?
Sì, ma non vi avevo
creduto. Shirley McLain fu il primo caso di cui sentii parlare. Pensai che
fosse pazza. Poi sentii di altri casi; pensavo che tutta questa gente avesse
perso la testa o che avessero avuto qualche allucinazione.
Conosco pure questo
genere di films hollywoodiani.
Come avete giudicato
al realtà della vostra esperienza subito dopo che si era verificata o nei
giorni seguenti?
Esperienza assolutamente reale.Continua a sentirla come reale anche dopo molti
anni. Posso “avvertirla” ancora; era molto più reale che la mia vita
attuale. E’ come se stessi facendo un gioco, una rappresentazione
teatrale, pretendendo di essere un certo personaggio, ma il vero me stesso sa
che questo non è reale.
L’altro lato è reale.
Quì è come se mancasse qualcosa.
C’era una o più
parti dell’esperienza particolarmente significativa per voi?
Sì. Non essere
giudicato. Il benessere e l’amore che seniti.
L’essere che mi diede lo
scrigno del tesoro e che mi disse di portare quei doni con me.
Come
giudicate adesso la realtà di quest’esperienza?
L’esperienza era decisamente reale. Vedi 40 .
I
vostri rapporti con gli altri sono particolarmente cambiati quale risultato
della vostra esperienza?
Sì. Ora
non giudico più la gente come facevo prima. Ho imparato a lasciare andare le
cose per il verso loro.
Non divento nemmeno
più arrabbiata. Non biasimo più nessuno.
Credo che certe cose
devono esistere o essere fatte per certe ragioni. Io ho avuto un pessimo
matrimonio ed avevo divorziato prima della mia NDE. Ero ferita ed amareggiata.
Ora capisco che questo mi capitò per una qualche ragione. Questo mi ha insegnato
che io posso controllare la mia vita e che non posso controllare gli altri o la
loro vita. Non importa quanto pazzi possano sembrare gli altri e quanto voi vi
sforziate convincerli, essi prederanno per buono solo quello che vogliono
o faranno andare le cose a modo loro. Soltanto voi potrete vedere quanto
cattive siano le vostre azioni. Nessun altro potrà mostrarvelo.
Le
vostre convinzioni/pratiche religiose sono cambiate come diretta conseguenza
della vostra esperienza?
Sì. Io credo
in Dio molto più di prima.
Credo che noi non
moriamo mai. Credo che noi siamo tutti connessi in qualche modo. Che noi siamo
come un unico essere. Che noi facciamo errori perché siamo in una forma umana e
che ci portiamo appresso il nostro bagaglio a causa delle nostre esperienze e
della nostra educazione. Noi tutti siamo in fondo esseri che amano, esseri
altruisti.
Dopo la vostra
esperienza, avete avuto nella vostra vita altri avvenimenti, anche prodotti da
medicine o sostanze, che hanno riprodotto, in tutto o in parte,quest’esperienza?
No
Ci sono altri
particolari della vostra esperienza che volete aggiungere?
Vorrei che anche altri
potessero avere l’esperienza che ho avuto io.
Le domande
formulate e le risposte che avete dato, sono sufficientemente accurate e
comprensibili per poter descrivere la vostra esperienza?
No. Vedi, per esempio le
risposte n. 32 e 33. Io non ricordo parti della mia NDE una volta tornata
cosciente. Alla domanda 32 voi mi chiedete se sono arrivata ad una barriera o a
un confine. So di non poterlo ricordare. Anche alla domanda 33 voi cercate di
mettere a fuoco qualcosa che io so di non poter ricordare e di cui non
sono sicura. Lo stesso alle domande 34 e 35. Quando voi cercate di mettere a
fuoco qualcosa, voi in effetti usate delle categorie incerte (vedi la domanda
n.2) che a volte sembrano contraddire le domande precedenti (v. n.1).
Ci sono altre domande
che possiamo porvi par aiutarvi a comunicare la vostra esperienza? Solo
le domande con cui chiedete qualcosa usando categorie incerte seguite poi da
altra domanda che vuol scendere ancor più nei dettagli pur restando nel vago.
Per esempio, alla domanda n. 46 voi chiedete: Avete avuto coscienza di eventi
futuri: si, no, non so; Poi voi aggiungete: Le scene del futuro
riguardavano il futuro del mondo, il vostro futuro personale, o nessuno dei due?
Ci
sono domande che, per come sono state formulate, non possono avere
risposta.