NDE di Sarah
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Descrizione dell'esperienza:

Come raccontata alla trasmissione radiofonica Art Bell 2/4/99 2/5/99 Sarah

nell’agosto del 1989 stavo facendo ritorno a casa in bicicletta da una riunione di volontariato verso le 10 di sera.

Mentre mi stavo avvicinando a una luce, fui colpita da dietro da dietro da un furgoncino che viaggiava a circa 50 miglia orarie. Io e la bici fummo scaraventati contro il camioncino. Nel momento in cui il conducente frenò con forza fui sbalzata in aria per 18 metri per poi atterrare alle spalle della strada. I miei polmoni collassarono, molti dei miei organi interni si lacerarono, mi ruppi il bacino e diverse costole. Ero prossima alla morte. Fortunatamente un ufficiale di polizia si trovava nei paraggi e potè chiamare rapidamente via radio un’ambulanza. Io, per quanto possa sapere, non ho ricordi di eventi precedenti. Questo è ciò che ricordo: un momento prima stavo passeggiando in bicicletta e un istante dopo mi trovavo in un posto completamente buio. Avevo perso il senso della direzione e della prospettiva ma avevo la consapevolezza del mio corpo, cioè, sapevo che ancora lo avevo. In ”lontananza” incominciai a sentire un ronzio e una luce pungente. Il suono cominciò ad aumentare e la luce sembrò incominciare a venire verso di me. Come l’oggetto si avviciniva incominciavo a notare che era una creatura fantastica demoniaca avvolta da fiamme con enormi occhi e denti che si piegavano verso di me lavorando e ringhiando.

C’era qualcosa di minaccioso nel suo sguardo fisso così come digrignava i denti e cacciava fuori una lunga lingua arancione sbavante verso di me. Ero inchiodata nello “spazio luminoso” all’interno dell’oscurità in cui mi trovavo.Sembrava non ci fosse nessun luogo dove andare per evitare il peggio in quanto la creatura stava avanzando verso di me a velocità crescente determinata a raggiungermi. Rimasi ferma sul mio “posto” e chiusi gli occhi aspettando di essere inghiottita dalle fiamme o divorata o entrambe le cose.

Invece ebbi la consapevolezza che la creatura lentamente passasse senza procurarmi alcun dolore attraverso il mio corpo e girai internamente un occhio verso di essa solo per scoprire che la creatura stava ridendo allegramente siccome mi aveva attraversato. Uscì dietro di me con uno scoppio e improvvisamente stavo volando velocemente attraverso l’oscurità. Mentre volavo altre due creature demoniache vennereo verso di me mostrando colori differenti ma ancora terrificanti. Forte dell’esperienza con il precedente, permisi a questi esseri di avvicinarsi ed anche di attraversarmi. Rapidamente arrivai all’entrata di un tunnel nell’oscurità.. Il tunnel pareva essere costruito di materiale simile a nubi fosche e avvolto in lontananza fino alla destra . Successivamente si ramificava e non potei vedere dove conducesse. Dalla ramificazione sulla destra si estendeva una luce giallo-bianca che rischiarava un pò il tunnel. Mi diedi un’occhiata e mi accorsi che il mio corpo non c’era più. Al suo posto c’era una luce blu simile as una stella che pulsava .In quel momento ciò mi sembreava naturale e piacevole. Era una esperienza molto liberatoria il non essere più attaccati a un peso. Guardando indietro nel tunnel, mi accorsi che c’erano delle entrate in entrambi i lati della struttura.Altre stelle stavano vagando nel tunnel, alcune blu come me, altre di color ambra. Altre due stelle blu apparvero accanto a me e con delicatezza mi spinsero nel tunnel. Fluttuavo su e in avanti osservando che alcune entrate erano aperte mentre altre sembravano essere state chiuse Nella prima entrata osservai che somigliava al tipico inferno. C’erano scoppi di urla e di strilli angosciosi.Esseri umani nudi erano sparsi in un paesaggio maledetto con specchi d’acqua pieni di escrementi e macigni frastagliati. Diavoli e altri animali stavano torturando le persone in qualunque modo immaginabile; e anche le persone si torturavano tra loro. Come mi avvicinai all’entrata di questa scena funesta, avvertii una sensazione di qualcosa che mi stava risucchiando attirandomi come in un vortice, e mi ritrovai a volare sopra questo miserabile paesaggio.L’odore era putrido e il calore era alquanto insopportabile eppure una parte di me era attratta apparentemente dalla infinita varietà di dolore e angoscia che veniva inflitta agli abitanti di questo regno. Una buona parte di me voleva abbandonare quel posto e non avevo nessuna difficoltà a farlo e la mia sensazione era che chiunque poteva farlo se lo avesse voluto. Sentivo che nulla o nessuno aveva costretto queste persone eccetto la loro convinzione nella agonia che continuavano a patire. Volai di nuovo verso l’entrata che era chiaramente visibile da ogni parte “nell’inferno” Non lasciai niente se non la gioia, ma ancora avevo una sensazione di me stessa come a prescindere dalla gioia. La prossima entrata nel tunnel non fu certo migliore. Tanto lontano quanto la vista poteva arrivare si scorgeva la gente che camminava su un arido terreno giallo con il capo chino, completamente assorbiti pietosamente nei loro stessi pensieri angosciosi, inconsapevoli che qualcun altro potesse essere attorno a loro. Una grande sensazione di solitudine e isolamento emanava dalla scena ed io evitai di avvicinarmi troppo, sebbene non vi fosse alcuna sensazione di risucchiamento in questa apertura nel tunnel nuvoloso. Volavo ancora più su lungo il tunnel e scrutavo le altre entrate ma in particolare la prossima che mi fece un’ultima impressione era un mondo di indescrivibile bellezza. Osservai un meraviglioso giardino alberato con fontane e cascate e fiumi e ponti che brillavano e rilucevano di colori iridescenti. Una raffigurazione molto vicina alla bellezza di questo mondo è stata rappresentata dall’artista Gilbert Williams, il cui lavoro fu da me scoperto alcuni anni dopo la mia NDE. Una sensazione di pace e armonia emanava da questa scena ed io mi diressi verso l’ingresso con grande desiderio di entrare. Nel mentre incominciai ad attraversare l’entrata il mio “naso” percepì ciò che sembrava una rete fitta come di plastica. Spinsi in avanti ma fu delicatamente respinta e una voce disse: “non hai le cognizioni necessarie per entrare in questo mondo”.

In quel momento ricordo che ero dispiaciuta ma non mi ritenni indegna, solo ignara. Poi spostai la mia attenzione sulla luce che stava brillando attorno al bivio sulla destra. Entrai nella luce e venni trasformata da una sensazione di completa e assoluta gioia. Dissi alla luce “sono qui” e la luce disse “bene” con un tono di voce che risuonava di felicità e beatitudine. Cedetti alla beatitudine e imparai molte cose che appaiono banali quando sono descritte ma che sono vere per me e che risuonano in me adesso e sempre. Appresi che sono eterna e per quanto possa fare esperienza di molti modi di morire, sempre saprò chi sono. Non ho nulla di cui avere paura, devo solamente fare esperienza e sono l’unica che definitivamente sceglie che cosa sperimentare. Ciò sembra sciocco ma credetemi, appare davvero reale, realmente bello sapere che tutto ciò si trova dentro di te. Alla fine, diventai disincantata di fronte all’eterna beatitudine e decisi di andare via. Dissi alla luce: “me ne sto andando”e la luce disse “bene” continuando la sua completa goiiosa e beata esistenza in nessun modo alterata dalla mia presenza. Fluttuai indietro nel tunnel dandomi un’occhiata con continuo stupore alla fine stabilendomi sulla soglia di un ingresso che dava sullo spazio esterno. Pezzi di roccia fluttuavano attraverso le distanze che intercorrevano tra i pianeti e le galassie giravano e ruotavano. Una certa sensazione contrastante di serenità e avventura mi circondò nel mentre fissavo attentamente la scena silenziosa.L’entrata del tunnel era vicina ed io potei udire delle voci che gridavano”non andare Sarah! Che cosa ne sarà di Zane? “ (mio figlio che all’epoca dell’incidente aveva cinque anni) Incomincia ad essere infastidita da queste voci perchè non avevo certo intenzione di “andare” dovunque e certamente sarei stata lì per vedere Zane crescere. Un altro essere apparve accanto a me e “parlammo” circa le mie scelte. Udimmo una voce che diceva “se passi attraverso attraverso questa porta non potrai tornare indietro”. Il mio successivo ricordo cosciente fu di trovarmi in un letto d’ospedale con innumerevoli tubi infilati dentro di me e un tubo respiratorio dentro la mia bocca. Ero piena di gioia e canticchiando con forza sebbene fossi incapace di muovere una qualunque parte del mio corpo di mia propia volontà. Ero anche piena di dolori e quella sensazione rapidamente mi fece prendere coscienza del mio fisico di nuovo. Ho dovuto affrontare molte prove e sfide da quando si verificò la mia NDE , incluso la completa perdita d’identità, disabilità, povertà e mancanza di amici a causa della loro incapacità di comprendere come la mia esperienza mi aveva cambiata e un dolore cronico; ma la consapevolezza dell’eternità del mio spirito e la libertà dalla paura della morte ha creato in me un fondamento di pace che nessuna temporanea condizione fisica può mettere in crisi. Ho un grande desiderio, che ciascuno possa sperimentare le meraviglie che ho vissuto senza dover soffrire il trauma come ho fatto io, ciò potrebbe trasformare il mondo.