NDE di Valerie K - OBE
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Descrizione dell'esperienza:
Era nel gennaio o febbraio 1968. Stavo visitando un’ amica che abitava
tre appartamenti più giù. Era un sabato pomeriggio come tanti altri, tutto era
normale. Il ragazzo della mia amica era venuto a trovarla assieme
ad un altro suo amico. Volevano sapere se eravamo disposte ad accompagnarli
a vedere le corse automobilistiche. L’idea ci piacque: pensammo che ci
saremmo potuto divertire. Così tornai un momento a casa mia a prendere una
giacca mentre loro mi aspettavano.
Ero appena arrivata alla porta d’ingresso quando, all'improvviso, mi sono
trovata in un posto in mezzo ad una fitta foresta. Guardando intorno a me, ho
capito che mi trovavo in una giungla, e stavo seguendo un piccolo drappello
di soldati (americani). I due soldati in fondo alla file si sono fermati e
voltati quando sono inciampata in una liana, e così mi hanno aiutata ad
attraversare un tratto di boscaglia molto fitta. Non sembravano affatto
sorpresi di vedermi là (a me: una civile!) anche dopo che si erano
accorti della mia presenza.
Dopo aver camminato un poco con loro, mi
sono resa conto di trovarmi in Vietnam. Ho tranquillamente parlato con i
soldati mentre camminavamo. Mi sono poi resa conto che il soldato che marciava
alla testa della colonna era uno dei miei più cari amici del liceo ( fu
l'unico che avevo riconosciuto). Ho chiesto scusa ai miei due compagni di
marcia, ed ho iniziato a risalire la colonna per andare a parlare col mio amico
(lui e io eravamo stati molto uniti quando eravamo al college ed
ero felice di vederlo). Mentre stavo per arrivare in cima alla fila, un altro
soldato mi afferrò per il braccio e mi impedì di andare avanti, proprio un
attimo prima che raggiungessi il mio amico. In quel preciso istante sentimmo
un clic. Il mio amico aveva calpestato una mina. La potenza dell'esplosione mi
sbalzò indietro facendomi andare a sbattere contro un albero. Cacciai un
urlo e vidi il mio corpo tutto sporco di fango e del sangue che era
schizzato.
Un attimo dopo, mi sono di nuovo ritrovata nell’ingresso del mio
appartamento, ho sentito un rumore di passi affrettati, era la mia amica
e i due ragazzi che mi avevano aspettata, che accorrevano a vedere quanto stava
accadendo. Mi trovarono in piedi sulla soglia, con le mani aggrappate ad
entrambi i lati dello stipite, con macchie di sangue e di fango sui vestiti e
sul viso, la spalla destra mi faceva male: era gonfia e stava diventando livida.
Aveva subito una contusione al momento dell’impatto contro l'albero. Inutile
dire che quel giorno non andammo più a vedere le corse, ci volle del tempo
prima che i miei amici riuscissero a calmarmi. Avevo già avuto molte
esperienze di questo genere, non era quindi questo che mi aveva sconvolto,
fu piuttosto il fatto di aver visto quello che era successo al mio caro amico.
Sebbene l’abbiano poi rimessa in sede, il problema alla spalla
sussiste ancora oggi. I medici non riescono a capire il perché!
Era un giorno normale, non ero affatto stressata, non avevo nessun tipo di
malattia. Ero perfettamente sveglia quando tutto questo è successo. Non
prendevo alcun trattamento farmacologico né droga di nessun genere;
né ho mai cercato spontaneamente di vivere questo tipo di esperienza.
Io credevo che le mie esperienze fossero del genere “Uscite fuori dal corpo”
( in inglese vengono chiamate O.B.E. : out of the body
experiences) tuttavia, secondo quanto ho sentito dire, le mie esperienze erano
piuttosto delle “Proiezioni Astrali”. Queste mi accadono spesso, talvolta
accompagnate da prove, tracce materiali, a volte no.
L’esperienza potrebbe essere stata potenzialmente causata o influenzata
dall’assunzione di medicine o altre sostanze?
No.
Questo tipo di esperienza è stata difficile da esprimere a parole?
No.
L’esperienza si è verificata in concomitanza con una situazione di pericolo di
vita?
No
Qual era il vostro stato di coscienza e di lucidità durante l'esperienza?
Ero completamente sveglia.
In un certo senso, l'esperienza somigliava a un sogno?
No.
Avete vissuto una separazione del vostro io cosciente dal vostro corpo?
No.
Che emozioni hai provato durante l'esperienza?
Prima di tutto la curiosità di sapere dove mi trovassi, poi la gioia di essere
alla presenza del mio amico.
Poi sgomento e orrore quando l’ho visto calpestare la mina e saltare in aria. .
In seguito il dolore di averlo perduto.
Infine, due settimane dopo, ricevetti una lettera da mia madre che mi confermava
tutto quello che avevo visto, finanche il giorno e l’ora dell’avvenimento. Non
voglio mai più rivivere qualcosa di così orribile.
In seguito, passato il dolore, mi sono riconciliata con questi
avvenimenti che comunque fanno sempre parte della mia vita.
Avete sentito suoni o rumori insoliti?
Sì. Tutti i miei sensi erano intatti. Ho sentito passi felpati dei soldati, il
fruscio delle foglie degli alberi, il cinquettìo degli uccelli, ho sentito il
contatto con il fango e la muffa della giungla, ho sentito l’umidità sulla mia
pelle.
DESCRIZIONE DEI POSTI
avete riconosciuto luoghi familiari oppure luoghi corrispondenti a quelli
descritti negli insegnamenti religiosi, ovvero luoghi abitati da creature
incredibili o sorprendenti ?
Sì. Ero nella giungla del Vietnam. Non vi ho visto nessuna creatura particolare,
soltanto i soldati con i quali ho camminato, ho però sentito il canto di uccelli.
Avete visto una luce?
No. Non come la grande luce di cui si parla nelle storie di NDE. Solo
sprazzi di luce qua e là, quando i raggi avevano trovato uno spiraglio tra le
chiome degli alberi.
Avete incontrato o veduto altri esseri?
No. Solo soldati.
Avete provato esperienze durante l'assenza del corpo o in un altro stato
alterato?
Non c'era modo che chiunque possa sapere di questo evento prima che si verifichi.
Come ho detto, è stato confermato due settimane dopo, da una lettera, quando mia
madre mi ha scritto su di esso.
Avete visto o sentito durante la vostra esperienza, qualcosa riguardo a persone
o eventi che poi avete potuto verificare in seguito?
Sì. Vedi n. 12
Avete fatto attenzione a come funzionavano i vostri 5 sensi e, in caso
affermativo, avete notato qualche differenza? I
miei sensi erano normali, come tutti i giorni. Vedere n. 8.
Avete avuto conoscenza di eventi futuri?
Sì. Ma non proprio il futuro, io ero esattamente lì, quando e dove
esattamente è accaduto il fatto.
L'esperienza ha influenzato in qualche modo i vostri rapporti con gli altri? La
vostra vita quotidiana? Le vostre pratiche religiose? Le vostre scelte di lavoro?
Come ho detto, questo tipo di esperienze mi sono capitate molte volte da quando
avevo l'età di tre anni. Questa esperienza particolare si discosta dalle
altre per il fatto che riguardava la perdita di un amico caro e le circostanze
in cui ciò è avvenuto, come pure per le conseguenze fisiche dopo l'evento.
La vostra vita è cambiata in particolare a seguito di questa esperienza?
Non
Avete raccontato questa esperienza ad altre persone?
Sì. Sono molto prudente riguardo alla scelta delle persone a cui posso
raccontare queste esperienze. Comincio in genere con quelle che sono meno
straordinarie per tastare il terreno prima di raccontare le esperienze
più forti, come questa. Poche persone ne sono a conoscenza. Per quanto riguarda
le persone a cui ne ho parlato, io non sono nemmeno sicura che tutti mi credano.
Che emozioni hai provato dopo la tua esperienza?
Vedere n. 7
Qual è stata la parte migliore e peggiore della vostra esperienza?
La parte migliore è stato vedere il mio amico per l'ultima volta, il peggio è
stato averlo perso.
C'è qualcos'altro che volete aggiungere?
Ero al corrente della guerra del Vietnam come
chiunque altro, a quell’epoca; ma non ci pensavo più di tanto.
Non ho mai fatto parte di alcun movimento contro lo guerra e non me ne
interessavo nemmeno di seguire gli ultimi avvenimenti. Ignoro il motivo per il quale sono stata “proiettata” in Vietnam, se non,
probabilmente, per poter rivedere il mio amico per l'ultima volta.
Dopo l'esperienza, altri fattori nella vostra vita, come farmaci o sostanze,
hanno riprodotto in tutto o in parte questo tipo di esperienza?
Sì. Io in realtà vissuto molti eventi prima e dopo di questo.
Le domande poste e le informazioni che avete appena fornito, descrivono
esaurientemente e con precisione la vostra esperienza?
Sì. Sebbene la mia esperienza può essere un po’ insolita, questo tipo di
avvenimento (le proiezioni astrali) è sempre stato normale per me. Io non
posso controllarle in alcun modo, si producono per conto proprio, a volte
quando mentre sono sveglia a volte mentre dormo, a volte quando sono da sola a
volte quando sto in compagnia. So soltanto che c’è qualcosa di importante: io
vado!
Non conservo mai il ricordo di aver lasciato il mio corpo né di ritornarci
dentro, benché in qualche rara occasione abbia avuto la consapevolezza di
galleggiare al di sopra del mio corpo.
Grazie per ogni eventuale suggerimento di migliorare il questionario:
voi potreste dapprima fare domande sulle manifestazioni fisiche presenti dopo
l'episodio.